Qualità dell’aria, prevenzione e salute

Un ausilio efficace per igienizzazione e sanificazione degli ambienti

Nel RAPPORTO ISS COVID-19 n. 5/2020, che si è avvalso dell’esperienza del Gruppo di Studio Nazionale (GdS) Inquinamento Indoor dell’ISS, vengono fornite “le indicazioni ad interim
 per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione
da virus SARS-CoV-2 ”

Già nell’introduzione si legge: “di fronte all’attuale situazione nazionale che ha comportato l’introduzione di provvedimenti di sanità pubblica (…) necessarie per prevenire, impedire e ritardare la diffusione dell’epidemia da SARS-CoV-2, il virus che causa la COVID-19, la qualità dell’aria indoor assume una rilevante importanza nella protezione, tutela e prevenzione della salute dei cittadini e dei lavoratori”, in attesa di avere dati sperimentali sul comportamento del COVID,  viene sottolineato che “adeguate norme comportamentali rivestono un ruolo importante nel miglioramento della qualità dell’aria indoor e, in relazione al contenimento o rallentamento della trasmissione del SARS-CoV-2, nei diversi ambienti, assumono un particolare significato e rilievo.”

Gli ambienti indoor vengono suddivisi in due tipologie:

1. Ambienti domestici, in cui interagiscono esclusivamente i nuclei familiari
2. Ambienti lavorativi progettati con standard dedicati agli specifici scopi

Tra le “Misure generali per gli ambienti domestici” si legge che “la qualità dell’aria negli ambienti chiusi (generalmente indicata con il termine anglosassone indoor air) svolge direttamente o indirettamente un ruolo di primo piano in ambito sanitario, rappresentando uno dei principali determinanti della salute, considerando che spesso l’esposizione all’inquinamento indoor è dominante rispetto a quella esterna-outdoor. La qualità dell’aria (in particolar modo la ionizzazione) indoor dipende, oltre che dalla qualità dell’aria outdoor, anche dalla presenza di sorgenti interne di emissione e diffusione di contaminanti, con concentrazione di inquinanti chimici e biologici che possono influenzarne le caratteristiche.”

Dall’analisi dei dati più recenti relativi al virus SARS-CoV-2, vengono elencate una serie di misure e azioni quotidiane da adottare nel periodo di permanenza nelle abitazioni:

• “Garantire un buon ricambio dell’ariain tutti gli ambienti domestici, in maniera naturale. L’aria esterna opera una sostituzione e un rinnovo dell’aria e una diluizione/riduzione delle concentrazioni di specifici inquinanti(es. i Composti Organici Volatili-COV, il Materiale Particellare PM10, della CO2, degli odori, dell’umidità e dell’aerosol biologico presenti comunque nelle abitazioni. In generale, scarsi ricambi dell’aria favoriscono, negli ambienti indoor, l’esposizione a inquinanti e possono facilitare la trasmissione degli agenti patogeni, nello specifico, del virus. (…). In abitazioni scarsamente ventilate vengono segnalati spesso sintomi, quali semplice discomfort, disagio, mal di testa, irritazioni di occhi e gola, affaticamento delle vie respiratorie, asma, allergie, problemi cardiovascolari, riduzione delle prestazioni cognitive, riduzione della produttività.”
• Si tratta, a nostro avviso,  di una misura efficace, benché dipenda inevitabilmente da numerosi fattori, quali la qualità dell’aria esterna, “i parametri meteorologici (es. temperatura dell’aria esterna, direzione e velocità del vento), da parametri fisici quali superficie delle finestre e durata dell’apertura”. Un’ottimale ausilio potrebbe essere quello di dotarsi di uno strumento, come un Bionizzatore, capace di garantire costantemente una qualità dell’aria sana, evitando la creazione “di condizioni di disagio/discomfort (correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo) per il personale nell’ambiente di lavoro durante il ricambio naturale” che, come si legge nel rapporto, “è opportuno evitare” anche se imprescindibile.

Anche i processi di sanificazione chimica possono incidere negativamente sulla qualità dell’aria ed è per questo motivo che viene consigliato di “arieggiare gli ambienti sia durante sia dopo l’uso dei prodotti per la pulizia, soprattutto se si utilizzano prodotti disinfettanti/detergenti potenzialmente tossici (controllare i simboli di pericolo sulle etichette)”.
In natura, il pulito non ha odore. Ed è giustamente indicato di “evitare o limitare l’utilizzo di detergenti profumati, in quanto, nonostante la profumazione, aggiungono inutilmente sostanze inquinanti e degradano la qualità dell’aria indoor.”

Un’aria sana, energetica e vitale è in grado di generare uno spazio raro, un ambiente accogliente, percepito come sicuro e, di conseguenza, maggiormente produttivo. Tra le “Misure generali per gli ambienti lavorativi” si legge infatti che: “La qualità dell’aria indoor negli ambienti lavorativi, indipendentemente dagli effetti sulla salute, ha un’importante influenza sulle prestazioni e sul benessere fisico e mentale dei lavoratori (es. aumento/perdita della produttività, della concentrazione, dei tempi di reazione, livello di motivazione e soddisfazione, competenze professionali, riduzione delle giornate di assenza, stress, aumento dei costi sanitari e di assistenza a carico del lavoratore, del Servizio Sanitario Nazionale-SSN, ecc.).”

Un ausilio efficace per l’igienizzazione e sanificazione degli ambienti

Ojas EcoBionizer AERSwiss Pro aiuta ad abbattere e distruggere gli allergeni, i gas nocivi, i batteri e i virus presenti nell’aria, purificando efficacemente l’aria in casa e in ufficio. Inoltre, gli odori sgradevoli e Composti Organici Volatili COV o Volatile Organic Compounds VOC, che sono causati dalla chimica spesso pericolosa dalla gassificazione, vengono neutralizzati e sostituiti con aria più pura ed energizzata.

La ionizzazione bipolare è già una tecnologia ben studiata e utilizzata a livello centralizzato presso scuole, ospedali, aeroporti, ristoranti e in molte aree commerciali e industriali. Benché ampiamente utilizzata in queste aree, la ionizzazione bipolare è stata relativamente inutilizzata in ambienti residenziali e in piccoli uffici a causa degli elevati costi della tecnologia e dell’installazione. Oggi è possibile avere questa tecnologia in modalità economica, disponibile per tutte le persone, che può essere semplicemente estratta da una scatola, collegata alla corrente elettrica e immediatamente utilizzata per trattare l’aria senza la necessità di costosi impianti tecnici, o modifiche del sistema di riscaldamento e raffreddamento.

Volume del locale – Disponibile in due modelli, Ojas® EcoBionizer AERSwiss Pro Blue lavora in spazi da 30  metri quadrati, mentre i modelli Gold funzionano efficacemente in spazi fino da 60 metri quadrati.

Non genera ozono – Le unità EcoBionizer non generano ozono e mantengono un livello costante di ionizzazione bipolare nell’aria.

Potente ionizzazione – L’ EcoBionizer produce 250.000-350.000 per centimetro cubo a una distanza di 1 metro dall’unità. Questi ioni poi circolano in tutto l’ambiente lavorando per purificare e stimolare il tuo spazio.