SINAPSI KEYSTONES: sperimentazione “sul campo”

Costruendo uno spazio raro AETERE’S

SINAPSI KEYSTONES: sperimentazione “sul campo”

Venerdì 31 Luglio 2020
Dove: Toscana, Massarella, via delle Cerbaie 27, Fucecchio (FI)
Operatori: Roberto Zucchelli e Simone Rediti

Il recinto che un tempo veniva innalzato attorno ad uno spazio ritenuto sacro, veniva chiamato “temenos” dagli antichi costruttori. Da quella parola nascerà il concetto stesso del templum, il tempio, inteso come un’area di spazio, di forma quadrata, che rappresenta, su scala terrena, un universo materiale ordinato ed uno spazio così energicamente armonico da diventare culla di vita, benessere ed evoluzione.

La prima fase della sperimentazione ha previsto una perizia ambientale specifica per l’aspetto geotossicologico che io e il collaboratore Simone Rediti abbiamo svolto insieme.

L’esito dell’analisi ambientale ha rilevato le seguenti polarizzazione geobiologiche:

  • Diffusa e intensa presenza di acqua sotterranea (minus)
  • Forte polarizzazione Faglia (plus) regione sud-ovest
  • Intensa respirazione tellurica lato est.
  • La sintesi della misurazione dei vari vettori di flusso, ci porta a quantificare l’armonia energetica ad una percentuale non superiore al 40%.

Di fatto, pur trattandosi di un ambiente naturale, la presenza di importanti disturbi geotossicologici, tale area non ha i requisiti minimi di biocompatibilità per costruirvi un’abitazione.

È uno dei tanti spazi naturali esistenti che necessiterebbero di un intervento mirato alla solvenza o condensazione delle importanti geopatie individuate. Ne gioverebbero anche le piante da frutto che mostrano evidenti segni di sofferenza.

Nel caso di un futuro utilizzo nell’ambito di un’edilizia civile, diventerebbe indispensabile una riarmonizzazione e la sperimentazione che abbiamo condotto è l’esatta simulazione di un trattamento di GEOBRA AETERE’S, che prende spunto dalle antiche “etrusche discipline”.

Per costruire un qualsiasi edificio si parte necessariamente dall’orientamento e dalle fondamenta. Lo stesso vale per l’edificazione energetica di uno spazio. La prima operazione consiste nell’individuare il Nord per orientare perfettamente lo spazio.

Poi, puntando il compasso nel centro (mundus) e con una corda (in questo caso della lunghezza di 2Φ metri: 2 x1,618 m, con lo scopo di ricreare un’unità di misura aurea) si traccia un cerchio ampio, andando a delimitare un perimetro circolare ideale, in grado di contenere l’area quadrata dello spazio da edificare.

Con un’unità di costruzione aurea, si sceglie una divina proporzione che genererà figure geometriche rigorosamente caratterizzate da rapporti interni aurei

A questo punto, sempre con l’utilizzo della corda e dell’orientamento si ricavano i vertici del quadrato, nei quali abbiamo collocato i quattro “elementi portanti e fondanti” aggettandoli agli angoli del quadrato seguendo delle precise indicazioni cardinali.

L’Aqua e la Terra sono posti in basso, rispettivamente negli angoli Sud-Ovest e Sud-Est, mentre l’Aer e il Focus sono in alto, angoli Nord-est e Nord-ovest.

Per aumentare il radicamento e la connessione a terra abbiamo inserito supporti metallici dentro il terreno per una profondità di circa 30 cm, sui quali abbiamo collocato le Pietre Elementari o “Pietre Angolari”.
Una volta realizzate le fondamenta, per completare l’armonizzazione dell’intero volume, l’edifico, viene, infine, sormontato e completato da una Pietra di volta (Vault Stone)

Le 4 Key-stones e la Vault-stone AETERE’S rappresentano quindi l’equivalente tecnologico delle 4 Pietre Angolari e della Pietra di volta dell’Architettura Sacra.
La Vault-stone è uno strumento che rappresenta il quinto elemento della tradizione alchemica e che nell’edificazione di uno Spazio Sacro si colloca al centro a formare un vertice ideale. Questo quinto pilastro irradia la quintessenza frequenziale corrispondente all’armonia a coronare la struttura energetica dello spazio. La V-Stone rappresenta sia il nucleo di origine che il fulcro energetico attorno al quale risuonano tutte le altre pietre angolari ma anche l’intera gamma di strumenti AETERES. Per ottenere la massima resa, la V-Stone va posizionata al centro dello spazio, nel punto di intersezione di assi e diagonali energetici, ma come tutti i nostri strumenti, esiste un margine di adattabilità della collocazione ottimale, senza che si verifichi una perdita sensibile della sua efficacia.

Come nessun elemento può esistere senza gli altri, in quanto ciascuno complementare all’altro, così ogni Key-stone non ha ragione di esistere isolata. Una volta che i cinque strumenti (KeyStones+Vault-Stone) sono stati correttamente collocate nello spazio, esse diventano delle sorte di antenne in grado di ricevere ed inviare informazioni energeticamente armonizzanti, generando così ponti di risonanza.

La risonanza (di forma e di frequenza) induce e rinforza questo scambio di informazioni e la loro fusione armonica. L’invio e il ritorno di queste informazioni genera una oscillazione ritmica, che diventa pulsazione, battito e che rappresenta il principio generale e il moto archetipo che anima la vita nell’Universo. Si assiste ad una risonanza corale tra il canto delle 5 “sorelle” e quello del quinto elemento umano che torna a rivestire il ruolo di catalizzatore di ordine.
Ad installazione completata abbiamo assistito ad una immediata riattivazione del vettore energetico all’interno dell’intero spazio e lungo la cosiddetta “diagonale di flusso”. Il campo toroidale si è espanso vedendo aumentata l’intensità della sua pulsazione. Questo aumento di oscillazione ha portato ad un aumento sensibile della ionizzazione e della circolazione energetica sia in ingresso che in uscita, determinando una percezione comune, nitida e piacevole: l’aria si è fatta “sottile” e “fresca” attorno a noi.

Progressivamente abbiamo potuto apprezzare una generale ri-armonizzazione delle polarizzazioni precedentemente accertate con un risultante incremento dell’armonia frequenziale. Maggior radicamento, ma, contemporaneamente, la comparsa di energie a frequenze più elevate. Decisamente aumentato il livello di energia complessivo, sia da un punto di vista quantitativo che, cosa più importante, qualitativo
Nota di colore: da ogni parte del prato sono comparsi in superficie moltissimi piccoli insetti.

La quantità di energia vitale che un essere umano ha a sua disposizione dipende dal fatto di essere o meno nel flusso sintropico, del livello di evoluzione soggettivo e dalle interazioni con gli altri campi energetici con i quali si trova a convivere e interferire. Soluti e condensati i disturbi geo-patogeni, l’area è tornata ad essere naturalmente armonica, armonizzante e promotrice di vita.

Qualsiasi realtà spaziale (indoor e outdoor) può tornare ad essere, grazie ad un’adeguata l’installazione strumentale, un’area di influenza armonizzante, un campo di energia pulsante, autopulente, sanante e evolutiva, dal quale l’uomo può continuamente attingere per il suo BenEssere.