Laboratori Aetere’s nelle Azzorre

Laboratori Aetere’s nelle Azzorre

AEtere’s Açores LAB

Ogni azienda hai suoi “core values” radicati in un progetto, una volontà, una ricerca della soluzione del suo obiettivo. E per una azienda che si occupa del sottile confine tra pensiero e pensiero condensato, del rapporto tra ambiente interno e ambiente circostante, tra tradizione e qualità dell’innovazione, non poteva che stabilire il suo laboratorio di ricerca in un luogo unico, al crocevia tra il vecchio ed il nuovo mondo, dove i quattro elementi della tradizione alchemica si incontrano e si fondono insieme… nell’aetere delle Azzorre.

Al largo dell’oceano Atlantico, tra continente Europeo e continente Americano, le Azzorre si collocano a 1400km dalla terra più vicina. Apparentemente lontane da tutto eppure prima destinazione, anche intellettuale, per le navi che arrivavano dal nuovo mondo. Tutt’ora Europa come tradizione, economia e status politico, in realtà regione autonoma con una sua cultura peculiare. 246,000 abitanti circa, distribuiti in nove isole, con una lingua comune (Portoghese) che si è evoluta in una sorprendente varietà di sottoculture e di accenti dialettali unici, capaci di rendersi incomprensibili agli stessi abitanti, a pochi chilometri di distanza gli uni dagli altri.

Pochissima criminalità, sorprendente efficienza organizzativa delle strutture, aeroporti in tutte e nove le isole con collegamenti internazionali verso l’Europa, il Canada e gli Stati Uniti, clima mite tutto l’anno, collegamenti Internet (anche in fibra) pervasivi, veloci ed economici, gente rilassata e cordiale con una delle natalità più alte d’Europa: in breve una qualità di vita davvero elevata.

Ma dal punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico? Quale può essere la qualità energetica di un ambiente comunque moderno, organizzato e ben fornito di collegamenti con il resto del mondo? Anche in questo caso sorprendentemente elevata, grazie a due elementi fondamentali.

 

Uno è il contesto: l’isola principale ha 140.000 abitanti distribuiti su 74.400 ettari, con una densità di 1,9 abitanti per ettaro. Le altre 8 isole dell’arcipelago si dividono i rimanenti 106.000 abitanti e la densità media scende ad un (1) singolo abitante per ettaro…
In prospettiva, il comune di Roma ha 22,3 abitanti per ettaro, quasi dodici volte più dell’isola principale. Numeri a parte, gli abitanti stessi sono meno dipendenti dai gadget elettronici, le industrie sono praticamente assenti e le Azzorre producono autonomamente (attraverso impianti eolici, idroelettrici e geotermici) oltre il 50% del loro fabbisogno energetico.

L’altro elemento fondamentale è… sempre il contesto! La posizione geofisica delle Azzorre è unica, e unica è la circolazione energetica, la ventilazione continua assicurata dall’incredibile intensità con la quale qui si manifestano i fenomeni naturali attraverso la spiccata presenza dei quattro elementi fondamentali:

Le Azzorre sono FOCUS, perché situate sulla dorsale medio-atlantica, nel punto di collisione di tre placche continentali (Euroasiatica, Africana e Americana). Queste isole sono il risultato nei millenni dell’eruzione di oltre 1700 vulcani dei quali nove ancora oggi quietamente attivi… sebbene l’ultima eruzione risalga appena al 1957. Il fuoco e le tracce delle sue trasformazioni sia passate che presenti sono visibili ovunque: caldere, crateri diventati laghi, fumarole, acque termali, caverne e camini vulcanici sotterranei, sorgenti geotermiche in terra e in mare. Anche grazie a questa unicità, le Azzorre sono diventate nel 2013 Geoparco dell’UNESCO.

Le Azzorre sono poi AER, perché ospitano la montagna più alta del Portogallo (Pico, 2351mt) che è anche una delle montagne più alte del pianeta con la base nelle profondità oceaniche dell’Atlantico. Sono AER perché la posizione in mezzo all’oceano conferisce all’atmosfera delle Azzorre un’assenza di polveri e di inquinamento, una dinamica, una limpidezza e una ricchezza di ossigeno ormai rare.

Le Azzorre sono TERRA e TERRA giovane perché in piena trasformazione, giovani figlie di tre continenti del nostro pianeta: geologicamente ancora neonate ma fertilissime grazie al suolo vulcanico fresco, alle piogge frequenti e al clima temperato. E’ l’unico luogo in Europa dove viene coltivato il Tè.

Ancora, le Azzorre sono AQUA, da tutti i punti di vista. L’oceano intorno è uno dei più turbolenti del pianeta, ma un Atlantico dalle acque insolitamente calde grazie alla presenza della corrente del golfo che abbraccia l’arcipelago. L’elevata temperatura superficiale, l’assenza di inquinamento delle acque, l’isolamento fisico delle Azzorre e i gradienti di profondità permettono la manifestazione di una ricchissima biodiversità, Il passaggio delle Mante in Ottobre, ad esempio, è unico al mondo. Pescosissime, sono anche zona stanziale o di passaggio per moltissime specie di mammiferi marini, delfini, balene azzurre, capodogli, orche, tra i tanti. Nell’insieme circa 28 specie diverse che rappresentano oltre 1/3 delle specie di cetacei esistenti, fenomeno assi raro l’essere raccolti in un unico ecosistema: senza dubbio AQUA viva. Ancora AQUA perché ricchissime di sorgenti naturali (l’isola di Flores, da sola, ha oltre 1000 sorgenti naturali “ufficiali”), cascate, laghi e ruscelli, in alcuni casi popolate da specie uniche, come i tritoni a São Miguel. E’ Infine AQUA dal cielo, che il clima subtropicale dell’arcipelago ben conosce.

Difficilmente in un solo luogo si concentrano in maniera così evidente caratteristiche energetiche così diverse e nello stesso tempo così in stretta, vivace e chiaramente percepibile interazione tra loro, tutto all’interno di una cornice politica e sociale moderna e sostanzialmente stabile.

Il paradiso quindi? No, ma certamente una discreta approssimazione, non è per caso che AEtere’s ha deciso di creare qui il suo nucleo di R&D, con uno dei tre soci fondatori permanentemente residente sul posto.

L’etere è qui. Noi siamo qui.

Se AEtere’s ha l’obiettivo ideale di comprendere dove siamo, perché siamo qui e come starci meglio, almeno il primo obiettivo, “il dove siamo” è raggiunto.