di Andrea Amato
Il Labirinto è una delle geometrie architettoniche complesse più arcaiche che siano mai apparse sulla terra. Civiltà lontane nel tempo e nello spazio hanno utilizzato questo signum sul terreno per orientare uno spazio sacro e convogliare le energie telluriche.
Un percorso ingannevole, un viaggio verso il divino, danzando al centro di se stessi per unirsi all’Uno.
Seppur essendo un suono (alias frequenza) che giunge con forza e carica energetica da molto lontano, non sempre il labirinto è stato in auge, e storicamente ha conosciuto tempi bui e letargo ingiustificato. Forse dobbiamo ai templari e al gotico il recupero, in “età moderna”, della conoscenza e l’inserimento del Labirinto in un progetto complesso: la costruzione di Luoghi di Energia in Risonanza con la Madre Terra/Notre Dame, con l’idea concreta di riflettere le Frequenze e le Geometrie del Cosmo e del Tellurico.
Nel gotico è racchiuso lo studio della Geometria finalizzato alla realizzazione della bellezza, che fonde in sé vari concetti: Armonia, Maestosità, Regalità, Perfetta ed esatta disposizione, il labirinto si inserisce in questo concetto come attore protagonista; si sceglie il sito, si consacra in lingua sacra come riflesso del verbo in quel luogo, si trasforma in numeri e rapporti matematici dando al luogo la sua misura con il mondo, si determina il peso con la pietra.
Il labirinto è l’Intuizione, è una delle tre emanazioni della sostanza dell’Uno, insieme all’Intelligenza e al Mistico , tre spazi di eguale superficie, tre modi di onorare un Viaggio interiore, tre stadi evolutivi per il riconoscimento nell’Uno.
Il Labirinto è l’armonia generata da un movimento e, come un viaggio, ha i suoi codici di percorso: va danzato a piedi scalzi, perché un corpo immerso in un campo magnetico e percorso da correnti elettriche e che ruota al suo interno sviluppa un effetto piezoelettrico (una deformazione fisica elastica lungo una determinata direzione che produce una trasformazione con una capacità tramutante interna).
Va cantato, perché la portante sonora trasporta informazioni utili al viaggio, perché il suono entra in risonanza con il gemito di Madre Terra. Suono e danza imbrigliano la mente, le correnti telluriche modificano il corpo, il Labirinto come un’arcaica e intensa tecnologia trascendentale.
E come ogni tecnologia trascendentale, la sua apoteosi è scandita da un particolare momento cosmico legato alla luna e al sole.
Quando si entra così profondamente nello studio di una geometria sacra, si viene coinvolti in una passione/ossessione e l’idea di poter trasmettere emozioni raccontando di essa diventa una priorità.
Già nel 2014 venni invitato da Renata Garutti esperta di labirinti come relatore alla “Giornata mondiale dei Labirinti” che si tiene ogni primo sabato di maggio, e così anche nel 2015 sono stato invitato per lo stesso appuntamento alle Grotte di Falvaterra (FR)
E nel giugno di quest’anno, in un luogo particolare come Monte Antuni sul lago del Turano, sono stato relatore all’inaugurazione del labirinto creato nel luogo.
…ma quando si entra così profondamente nello studio di una geometria sacra, questa si può vivere profondamente e interiormente solo realizzandola… e gli Dei sono stati propizi nel creare l’occasione. Con la stessa intensità nasceva nell’Artista Viola Di Massimo la creazione di un’opera intorno al concetto del Labirinto. La precedente e attuale collaborazione con Viola, nel progetto AEtere’s nell’Arte, ha reso possibile questa sinergia, e in un momento cosmico come quello rappresentato dall’equinozio di primavera e coincidente con una eclissi di sole, si è realizzata l’Opera, la mia collaborazione è stata tecnico progettuale, ma ho vissuto appieno e intensamente la personale interpretazione del Labirinto-Opera dell’artista dal titolo: “Ad ogni passo un Minotauro”.
La società americana “The Labyrinth Society” ha inserito nel “World Wide Labyrinth Locator” il Labirinto di Viola Di Massimo sito a Sorti, Pieve Torina (MC) nelle Marche.