Andrea Amato
LITUUS
Gli Etruschi e le energie della Madre Terra
I sentieri nei luoghi attraverso le emozioni di un giovane àugure
A cura di Bruno Del Greco
Disegni di Vito Maria Fimia
Per informazioni
Gli Etruschi e le Energie della Madre Terra
Il contenuto di quest’opera insegue le tracce di un personaggio realmente esistito attraverso le vicende della sua evoluzione personale, da adolescente scanzonato e facile preda della propria sensualità ad àugure illuminato e conscio del proprio ruolo. Il personaggio storico è Caile Vipinas nel periodo della sua esistenza in cui è ancora ignaro del proprio futuro: in quella fase in cui è solo il giovane rampollo di una nobile famiglia etrusca di Caere anche se pare destinato a diventare uno dei re di Roma.
Il racconto invece si ferma molto prima: il suo protagonista, Caile, non sembra nutrire alcun interesse per la possibilità di entrare nella storia. Quello che gli importa veramente è di trovare se stesso e, nel frattempo, di divertirsi più che può. Per questo affronterà le prove iniziatiche, alcune davvero traumatizzanti, che lo faranno diventare un àugure, uno dei dodici sommi, con la disinvoltura un po’ folle di un adolescente che si considera quasi immortale e la leggerezza consapevole di chi avverte, dentro di sé, la propria natura quasi divina.
Noi lettori, che lo seguiremo nel suo percorso, scopriremo una pagina dopo l’altra come si svolge l’esistenza di un giovane aristocratico etrusco. Entreremo nel centro, pulsante di vibrazioni mistiche, delle cerimonie iniziatiche: il suono officiato dai dodici sacerdoti, il corteo dei Misteri delle acque, lo sprofondare nei labirinti degli dei in cerca della Grande Madre e la successiva resurrezione, la terrificante cerimonia delle folgori sull’isola di Ilva, la fondazione della nuova città di Statnes e, in conclusione, le sconvolgenti rivelazioni ricevute durante il funerale di Aranthur.
Nel corso del racconto, entreremo progressivamente più in profondità nell’animo del personaggio e intanto percepiremo in sottofondo qualcosa che sembra un contrappunto musicale in sordina e che descrive le sensazioni di un narratore molto lontano nel tempo dietro al quale si nasconde lo stesso autore.
Bruno Del Greco