L’Aer è il secondo, in ordine di condensazione eterica, della serie dei quattro elementi fondamentali secondo le cosmogonie occidentali e le tradizioni sapienziali dell’antichità.
Rappresenta lo stato della densità eterica successivo a quello dell’elemento Focus e precedente all’elemento Aqua; il corrispondente stato dell’energia densa è il campo elettrico in movimento, al quale si associa inevitabilmente un campo magnetico, oscillante su un piano ortogonale.
Per Rudolph Steiner, l’elemento Aer corrisponde infatti all’etere elettromagnetico, e la radiazione elettromagnetica, la luce, è una delle sue portanti più potenti.
Platone associa a questo elemento uno dei suoi 5 solidi platonici; la figura tridimensionale dell’ottaedro, un poliedro con 8 facce triangolari (equilatere).
La Natura, la vita hanno una base elettrica, o meglio, elettromagnetica.
Le cellule vivono, comunicano e “sentono” grazie a potenziali elettrici in movimento che vengono continuamente codificati e decodificati, trasformando stimoli in percezioni, sensazioni, azioni, pensieri, ricordi…
In natura è possibile fare esperienza di questo elemento, ad esempio, nei fenomeni legati alla Ionizzazione e, in special modo, nella ionizzazione dell’aria ad opera delle interazioni tra gli elementi naturali in movimento generante attrito.
Grazie all’azione del vento si assiste alla ionizzazione dell’atmosfera dovuta allo strofinio delle molecole d’aria le une contro le altre e contro gli ostacoli al suolo; tali campi elettromagnetici generano una specie di “vento elettromagnetico” che produce aumento di ioni con conseguente variazione dell’equilibrio ionico nell’aria.
La ionizzazione dell’aria diventa negativa (cioè l’aria si arricchisce di elettroni e di vita) solo quando l’aria è ripulita da forte pioggia accompagnata da scariche elettriche frequenti, come nei temporali di una certa intensità, oppure quando l’aria diventa molto secca per effetto del vento di caduta.
La voce Aerea di Gaia è stata acquisita dal nostro Tecnico del Suono Roberto Amato che si è inerpicato su una delle cime dell’isola nelle Azzorre, dove l’AEtere’s ha da tempo trasferito i suoi laboratori, per registrare il vento dell’anticiclone che proprio da lì nasce.