Spazio Sacro: principi di fisica all’interno dell’Archetipo

Seconda parte by Roberto Zucchelli

Spazio Sacro: principi di fisica all’interno dell’Archetipo – Seconda parte

ENTROPIA / SINTROPIA

Energia è tutto ciò che lavora o produce lavoro. In un sistema chiuso l’energia del sistema resta costante.
In un sistema abbandonato a se stesso la quantità di energia tende a deteriorarsi progressivamente verso un equilibrio che corrisponde a quello che i fisici chiamano livello massimo di Entropia.

La 2° legge della Termodinamica afferma che, in un sistema isolato, l’energia tende a deteriorarsi e l’entropia ad accrescersi. Senza un apporto costante di energia dall’esterno, ogni sistema fisico si disgrega ed evolve verso l’inerzia totale.

Entropia e Informazione/Sintropia: Life Promoting Informations

Si tratta di due proprietà strettamente legate tra loro, come il diritto e il rovescio di una medaglia; l’una è il valore negativo dell’altra:

  • L’entropia misura, al tempo stesso, il grado di disordine di un sistema e il grado della nostra ignoranza sulle sue strutture interne
  • L’Informazione è la misura dell’ordine di un sistema e della nostra conoscenza di esso.
  • Gli elementi costitutivi di un sistema organizzato sono uniti non solo da scambi di energia e materia, ma anche da scambi di informazione.
  • Ogni interazione fra le componenti di un’organizzazione può essere considerata una Comunicazione.
  • Bohm, a riguardo, affermava: “…le interconnessioni quantistiche inseparabili dell’intero universo sono la realtà fondamentale

Nei fenomeni sintropici si va verso una Varietà e una Complessità Informazionale crescente. La finalità di un fenomeno sintropico è da considerarsi una vera e propria finalità interna. Un fenomeno sintropico è attratto dal suo fine, spinto dalla forza che regge i fenomeni essenziali della vita: la legge dell’armonica collaborazione verso fini più elevati.
In tal modo il principio di Causalità e quello di Finalità si presentano come duali, cioè inseparabili l’uno dall’altro, in una parola: complementari.
Ogni complesso di fenomeni sintropici dà SEMPRE origine a un complesso di fenomeni entropici susseguenti, compensatori dei primi; si tratta, ripeto, di un sistema organizzato; organizzazione ed interazione diventano funzioni inseparabili.

ISOTROPIA / ANISOTROPIA

anisotropiaNon può esservi influenza reciproca fra le diverse componenti di un sistema se non nella misura in cui il sistema è tutto integrato, e se possono stabilirsi degli scambi fra gli elementi costitutivi di un insieme organizzato è perché la sua Struttura lo permette. I meccanismi di interazione, i processi risonanti, dovranno essere anche formalmente armonizzati ed infatti i fenomeni sintropici presentano anche ISOTROPIA: si tratta della simmetria rispetto a tutte le direzioni passanti per il centro di convergenza, il fulcro centrale di irraggiamento. Ciò che evolve non è la materia, ma l’Organizzazione.
Ma “Ciò che è” è sempre una totalità di insiemi, tutti presenti contemporaneamente. Ergo: questa matrice universale omogenea ed isotropa presenta contemporaneamente anche un’ organizzazione non isotropica.

Con il termine Anisotropia ci si riferisce proprio alla disposizione dell’energia/materia conosciuta all’interno di un modello teorico-sperimentale di un Universo Piatto ed in espansione accelerata. Grazie allo studio della Radiazione Cosmica di fondo si è potuto dimostrare che a livello globale l’Universo è Isotropo, cioè ha una distribuzione omogenea di materia energia, ma è caratterizzato localmente da anisotropia, cioè esistono zone, “isole” di spazio caratterizzate dalla presenza di ammassi di energia/materia regolarmente distribuite a formare una disposizione reticolare in un oceano di “vuoto” pieno di energia e materia oscura. Energia e materia oscura che costituiscono il 96% della materia energia necessaria per giustificare la forma e la dinamica dell’Universo reale.

“THE GRID”, LA GRIGLIA
La matrice sostanziale del reticolo eterico

Riprendendo una citazione di un mio precedente articolo sulla natura dell’etere, Frank Wilczek, Premio Nobel della Fisica 2004 e padre della CROMODINAMICA QUANTISTICA QCD nel suo libro: “La leggerezza dell’essere” afferma:
“Oltre l’attività spontanea dei campi quantistici lo spazio è riempito da diversi strati di “qualcosa” più permanente e sostanziale. Sono ETERI, sono materiali che riempiono lo spazio. Nella nuova teoria il mondo si basa quindi su una molteplicità di Eteri che riempiono lo spazio e che nella sua totalità chiamo “The Grid”, la Griglia.

Le singole particelle (virtuali) vanno e vengono ma tutte insieme trasformano l’entità che chiamiamo spazio vuoto in un mezzo dinamico.

L’Ingrediente Primario che compone il mondo, l’etere, ha le seguenti caratteristiche:

  • Riempie lo spazio e il tempo
  • Ogni frammento dello spazio-tempo ha le stesse proprietà fondamentali di ogni altro frammento.
  • Brulica di attività quantistica
  • La materia ordinaria è una manifestazione secondaria della griglia che registra il suo livello di eccitazione.
  • Contiene un CAMPO METRICO che dà rigidità allo spazio-tempo e provoca la gravità e che è equivalente a una griglia o a un campo di istruzioni;

Questa griglia di coordinazione del vuoto quantistico è perciò una matrice primordiale informata ed informante, intelligente e cosciente che promuove le dinamiche evolutive dell’universo e di tutte le sue forme manifeste. E’ una struttura capace di autogovernarsi, aperta, che scambia azioni ed informazioni con l’esterno.

MATRICE ETERICA: IL NUOVO PARADIGMA

Tutta la materia è una forma densificata di un’energia universale che riempie tutto lo spazio, cioè l’etere.

L’Aether può essere descritto (e si comporta) come un SUPERFLUIDO con le seguenti caratteristiche:

  • Ha poca o nulla viscosità
  • E’ continuo, privo di massa
  • E’ un medium che è controllabile dalla nostra mente e che può essere manipolato dai nostri pensieri.
  • E’ un medium che può essere raccolto, diretto, focalizzato, fatto fluire, intensificato e manipolato in ogni forza o manifestazione tramite l’uso di:
  1. Forme geometriche e schemi
  2. Materiali
  3. Forze grossolane (dense, ndr)

COSMOGENESI
Cosmologia e Cosmogonia: Modello di creazione cosmica

La teoria del Big Bang è stata per decenni la spiegazione più accreditata della creazione del cosmo; in realtà tale teoria si fonda su una singolarità scomoda, che prevede la concentrazione di tutta l’energia e materia in un punto matematico; ciò farebbe emergere valori infiniti di temperatura, energia, densità, che sono in totale contrasto con i principi della teoria relativistica di Einstein e sono da considerarsi come segni inequivocabili del fallimento di qualunque teoria scientifica

Ad oggi si preferisce parlare di una PSEUDOSINGOLARITA’ primordiale: la teoria prevede che esista un limite insuperabile alla concentrazione dell’energia e materia all’interno di una porzione di spazio elementare, Lunghezza di Planck (1,616252 x 10-35 metri) e di un intervallo di tempo elementare, il Tempo di Planck (10-23sec).

A questa entità crono-topica minima possiamo associare vari termini che sono, tra loro, sinonimi:

  • centro di convergenza
  • fulcro centrale di irraggiamento
  • centro neutrale

Si tratta di un nucleo centrale di organizzazione di un processo ciclico, pulsante di nascita-espansione e morte-contrazione continuo.

Questo seme germinale cosmico, nello spazio sacro, prende il nome di mundus. E da esso partiremo per conoscere nel dettaglio le funzioni di ogni singola “isola di spazio” di questa griglia olografica.

Ricapitolando

ricap

All’inizio del Tempo una vibrazione primordiale scuote il vuoto quantistico, la matrice primordiale di etere fluido che dà luogo alla prima differenziazione o polarizzazione; l’unità fluida si scinde in due poli complementari che danno vita ad una pulsazione ritmica. E’ nato l’universo, lo spazio, il tempo e la vita.
Il fluido eterico comincia a vibrare a frequenze variabili e a differenziarsi in flussi dotati di velocità diverse. Se la differenza nella velocità tra flussi vicini raggiunge una certa soglia si assiste alla formazione di vortici.

La cosiddetta turbolenza in un fluido è collegata  all’instabilità delle superfici di differenziazione ed è in relazione alla velocità del flusso. Questo è un fenomeno archetipale di formazioni vorticoide. Ogni volta che si incontrano due differenze qualitative nel mezzo di flusso si formano queste formazioni isolate.

E’ in corrispondenza di queste aree, che si assiste ad una super-imposizione localizzata di fronti d’onda convergenti che danno origine alla Materia. Mentre la materia è, in condizioni normali, assolutamente neutra dal punto di vista elettromagnetico essa non lo è mai dal punto di vista gravitazionale.

La gravità agisce piano, ma i suoi effetti si accumulano inesorabilmente. La materia disseminata nel Cosmo avverte l’attrazione di altra materia e si aggrega in maniera sempre più efficace con il passare del tempo.

Qualsiasi massa chiama altra massa; la capacità della gravità di portare la materia ad auto-addensarsi su scale enormi è straordinaria.

Ma se la materia fosse stata distribuita in modo completamente uniforme nell’Universo primordiale, la gravità non avrebbe mai avuto modo di rompere questa uniformità e iniziare a creare degli addensamenti.

Ci vuole qualcosa che alteri l’uniformità e l’equilibrio perfetto: l’instabilità gravitazionale.

Per consentire alla forza di gravità di iniziare il suo lavoro dobbiamo ipotizzare un Universo primordiale disseminato di lievi imperfezioni: perturbazioni di densità, piccoli “semi cosmici”.

Nella matrice universale isotropa  cominciano ad emergere e a pulsare questi semi cosmici racchiusi in AREE GERMINALI localizzate.

La nostra matrice sta assumendo l’aspetto di una GRIGLIA omogena, ISOTROPICA, composta da etere spazio-temporale o CRONOTOPICO, caratterizzato da una distribuzione uniforme e ordinata di aree a maggior densità ed attività. Ogni AREA GERMINALE contiene, in potenza, le informazione della totalità; la Griglia è quindi una sorta di OLOGRAMMA COSMICO; una struttura spazio-temporale dell’universo che può contenere più dimensioni oltre alle 3 canoniche, cioè possono esserci dimensioni estese e dimensioni aggiuntive, strettamente arrotolate e implicate in un piccolo spazio.

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Solo uno spazio ordinato può essere ordinatore della materia e dare origine a strutture ed evoluzioni ordinate.
Dietro ad ogni struttura ordinata non può esserci il caso, bisogna che ci sia un architetto. Si viene così a delineare nel formalismo delle teorie fisiche più avanzate e raffinate una precisa Forma geometrica che ricalca perfettamente una geometria sacra archetipa da sempre adottata dal genere umano per descrivere la nascita e l’evoluzione di un Universo governato da un ordine e un’armonia divina. L’Eden nel quale poter crescere ed evolvere fino a riscoprire la nostra natura divina.

Gli ingredienti ci sono tutti per iniziare a muoverci, come pedine curiose, ma con rispetto, all’interno di questa meravigliosa e affascinate scacchiera “sacra”.