Costellazioni Familiari nello Spazio di Guarigione: un’esperienza terapeutica luminosa

Costellazioni Familiari nello Spazio di Guarigione: un’esperienza terapeutica luminosa

PREFAZIONE: Tutto ha avuto inizio all’interno di un labirinto… luogo ideale nel quale mettere in scena un’esperienza evolutiva e catartica di ricerca interiore. All’interno dell’Associazione il Labirinto ho avuto l’opportunità di condividere uno spazio di lavoro con Lucia Berrettari; alcune esperienze formative didattiche comuni e intense “affinità elettive energetiche” hanno creato i presupposti per una luminosa risonanza e per un prolifico dialogo/scambio di esperienze e di progettualità condivise.

Da uno dei numerosi progetti in cantiere è germogliata questa affascinante metodologia di lavoro integrata. Lucia è rimasta affascinata dalla geometria sacra e dalle sue applicazioni di qualificazione energetica all’interno dello Spazio Sacro che, da millenni, rappresenta un potentissimo strumento di evoluzione/guarigione per il corpo, la mente, la psiche…l’anima di coloro che riescono a decifrarne il corretto utilizzo; allo stesso modo io ho subito lo stesso fascino osservando la sua metodologia di lavoro e, soprattutto, verificando l’effetto possente delle “Costellazioni Familiari” nello sciogliere legami e liberare le persone da un retaggio di dolore e di impedimenti e limitazioni alla loro libertà di evoluzione e felicità. Quello che state per leggere è un resoconto delle dinamiche di una delle sedute terapeutiche effettuate da Lucia all’interno di uno spazio nel quale era presente un’installazione di Ri-armonizzazione ambientale AETERE’S.

Abbiamo ritenuto significativo, io e Lucia, riportare questa che fa parte delle primissime verifiche effettuate e documentate. Le risposte sono state così incoraggianti e nitide da sortire un duplice effetto: Lucia ha deciso di utilizzare questo nuovo potente strumento come supporto delle situazioni più complesse e delicate e ci hanno spinti ad elaborare una metodologia terapeutica comune integrando le nostre conoscenze e sensibilità.

Dr Roberto Zucchelli

Chi è Lucia Berrettari

Lucia si è interessata, da sempre, all’equilibrio del corpo e dello spirito e quindi alle discipline olistiche per rispondere innanzi tutto all’esigenza di una maggior conoscenza di se stessa. Si è dedicata allo studio e all’apprendimento della tecnica delle costellazioni familiari per 3 anni, con Attilio Piazza (al centro studi Hellinger e al Centro Studi Piazza) uno dei più conosciuti allievi di Bert Hellinger, psicoterapeuta sistemico, fondatore del metodo delle Costellazioni familiari. Lucia ha sviluppato un suo personale metodo di approccio attraverso l’utilizzo delle fiabe, grazie all’incontro con Victoria Schnabel e Berthold Ulsahamer.

Il lavoro con le fiabe permette di raggiungere più facilmente l’inconscio di un individuo. Tale lavoro è stato anche presentato alla conferenza di San Marino per Costellatori nel 2004. Oltre al metodo delle fiabe, Lucia ha messo a punto altre tecniche personali, che le permettono anch’esse, di raggiungere con maggior facilità l’origine delle problematiche dell’individuo e tracciarne un percorso veloce ed efficace di risoluzione. Attualmente è iscritta al 3° anno della Facoltà di Psicologia, presso l’Università degli studi di Firenze, ha recentemente completato una formazione sul trauma e costellazioni sistemiche, insieme al Dott. Bertold Ulsamer e sta attualmente partecipando ad un corso su: i modelli del Legame Affettivo e delle sue dinamiche nelle relazioni personali, interpersonali e trans personali, a cura di Diane Poole Heller.

Cosa sono le Costellazione Familiari

“Ogni essere umano è parte di un tutto chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i sentimenti come qualcosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Questa illusione è una specie di prigione. Il nostro compito deve essere quello di liberare noi stessi da questa prigione attraverso l’allargamento del nostro circolo di conoscenza e comprensione, sino ad includere tutte le creature viventi e l’interezza della natura nella sua bellezza.” A. Einstein.

Spesso la nostra vita viene condizionata da destini e sentimenti che non sono veramente nostri; sembra che continui ad agire dentro di noi una struttura arcaica, cieca e inconscia, preposta alla coesione e all’appartenenza nel sistema familiare. Per questo, se in una famiglia è stato dimenticato un membro o escluso, per questa legge inconscia, un altro membro giovane, di generazioni successive, che nulla sa di questo suo predecessore, porterà su di sé il destino di questi e cercherà di seguirlo nella sua tragica sorte; malattie gravi, desiderio di morte, problemi sul lavoro possono essere dovuti a grovigli sistemici familiari e dinamiche conflittuali che vengono portate alla luce attraverso il processo delle Costellazioni.

Queste sono “una forma di riproduzione del campo familiare che permette la consapevolezza nel corpo e nel cuore di come di muovono le forze nella vista di ciascuno di noi (Lucia)”; lavorano nella solvenza dei blocchi che impediscono l’accesso ai campi individuali informazionali che contengono la “memoria cellulare” e ripristinano la risonanza con quelli che Rupert Sheldrake chiamava “Campi morfogenitici”, campi in continuo aggiornamento nei quali sono archiviate TUTTE le informazioni inerenti al retaggio individuale, familiare e filogenetiche.

Le costellazioni sono costituite da una “messa in scena”, riprodotta da “rappresentanti”, che in modo intuitivo ricreano le inter-dipendenze esistenti tra i componenti di una famiglia o di un gruppo, permettendo in tal modo di evidenziare le dinamiche inconsce che producono sofferenza in molti aspetti della vita (relazioni affettive, relazioni professionali, rapporto con il denaro e con la salute).

Le Costellazioni Familiari secondo Bert Hellinger (Foto), vengono utilizzate nei più disparati campi della vita associata, laddove esistono dei sistemi, per questo si chiamano anche Costellazioni sistemico-fenomenologiche.

Costellazione di M all’interno dello Spazio di Guarigione

Il suo più grande dolore è che non ha ancora cominciato a vivere; si sente priva di energia, sfiduciata. Durante la costellazione viene fuori la difficoltà a proteggere se stessa, suo figlio; si sente incapace di difendersi e ha come la sensazione di essere sporca dentro. Sente qualcosa nella pancia di marcio che la porta a un senso di sfinimento e arrendevolezza.

Ad un certo punto il “rappresentante”, che interpreta il ruolo della “vita” le si avvicina; lei sente che questo abbraccio è salutare per lei, anche se pensa di non meritarselo.

Entriamo nello spazio di guarigione.

M. non è stata messa al corrente che la sessione odierna di costellazioni sarebbe stata effettuata all’interno di uno spazio qualificato ed armonizzato energeticamente da un’installazione di Riarmonizzazione Energetica AETERE’S. All’interno dello spazio M. non si muove da sola. Dietro di lei la accompagna, abbracciandola, il “rappresentante” che interpreta il ruolo della “vita”(C.)

È davanti all’ingresso del recinto sacro posto nel lato Ovest.

Lucia: “Sei qui per essere benedetta dalla vita, quando sei pronta vai al centro” ( dove c’è una candela bianca accesa );

M. Entra nello spazio sacro, si dirige e si ferma al CENTRO (che rappresenta ed esprime il punto di massima armonizzazione energetica all’interno di ogni spazio sacro)

Lucia: “Come ti senti?”

M: “Mi viene da mettermi proprio dentro” (proprio al centro della candela)

Lucia: “Cosa accade?”

M. “…tanta luce, come se mi venisse dal basso… la linfa. Sento calore e luce che salgono dal basso”

Fuori dallo spazio sacro c’è il rappresentante che fa il figlio che alle parole della madre dice: “Sono contento”.

Ora possiamo sciogliere tutte le paure e le chiedo di dirigersi verso il quadrante Nord Ovest (zona che rappresenta ed esprime il punto di innalzamento degli ordini energetici).

M. riferisce che la sua stabilità è diminuita ed inizia a tossire.

Lucia:“ Continua a tossire e butta fuori quello che senti dentro

M: “Ho trovato un po’ di incertezza nel ritrovare il baricentro che quando ero nel centro lo avvertivo così forte…lascio tutte le paure

Lucia: “Come ti senti?”

M: “Svuotata, però non sono nel centro, c’è un po’ di oscillazione”.

Lucia: “Lasciati prendere da questa oscillazione

M: “Non devo far resistenza, vero?”

Lucia: “No…”

M. “…qui sono un po’ in balia

Lucia: “Fai un bel respiro… torna al centro”

M: “Qui la carica è immediata, qui non mi batte nessuno, sono una montagna una roccia che non si erode!”

Lucia: “Vai a Sud-Est(zona che rappresenta ed esprime il punto di abbassamento degli ordini energetici)

M: “Posso essere così sempre. Avverto il dolore al collo che ho da stamani, ma sono solida, sto bene.”

Lucia: “Vai al centro, come ti senti?”

M: “Bene

Lucia: “Ritorna a Nord Ovest; libera la testa con movimenti morbidi”

M: “Ho sentito la differenza da ora a prima, sento l’appoggio della vita che mi sta massaggiando il collo. Ammazza!! Ho una riattivazione totale.”

Lucia: “Sta avvenendo?”

M: “Abbastanza”

Lucia: “Che miglioramento c’è?”

M: “Mi permetto di essere riattivata, sto meglio.”

M. torna al centro nuovamente e le chiedo di descrivere le sue sensazioni; di nuovo afferma di sentirsi solida.

La invito ad andare nell’area Sud Ovest, (zona che rappresenta ed esprime il punto di assorbimento energetico).

La invito a dire: “Riprendo tutto il mio valore, il mio potere e le mie qualità” ed M. ripete la frase diverse volte

L: “Come ti senti a dirlo?”

M: “Bene

M. continua a ripetere la frese e dice: “il respiro ed è dentro di me”, ripetendo la frase: “ho tutte le mie qualità e sono dentro di me”

Lucia: “Ripeti: il mio valore è dentro di me

M ripete la frase più volte: “Il mio valore è dentro di me, le mie qualità sono dentro di me, la mia forza il mio potere.”

Lucia: “Come ti senti?”

M: “Fresca

Lucia: “Torna al centro”

M: “Sento la spirale di luce che mi porta verso l’alto il dolore del collo sta andando via e il calore dell’energia si muove come un vortice, si sta sbloccando, si sblocca il cuore, la gola, si sbloccano tutti i chakras , dal basso verso l’alto

Lucia: “Adesso, piano piano, si va verso Nord Est” (zona che rappresenta ed esprime il punto di irraggiamento energetico)

M: “Bene, mi sento bene; sento che il corpo fa le sue ultime rifiniture, come per liberarsi, si spolvera dalle ultime cose, i chakra bassi hanno bisogno di riequilibrarsi ancora. Si ci siamo, si ci siamo!!!.”

Le faccio muovere l’incenso nel ventre.

M: “Bene questo movimento mi fa bene, mi sento riequilibrata, riattivata , rinfrescata.”

Lucia: “Torna al centro e stai ancora un attimo per sentire. Poi vai nell’area Nord(zona che rappresenta ed esprime il punto di incremento del potenziale energetico)

M: “Un po’ di stanchezza la comincio a sentire, al punto vita” e si allunga con i muscoli… “ora va meglio

La invito a ripetere la frase: “Posso proteggermi, posso proteggermi da chiunque voglia invadere il mio spazio e ora il mio spazio è protetto

M: “Dopo aver detto le frasi, bello mi sento fresca. Si, si sono in grado di proteggermi ed adesso tutto il mio spazio è protetto, adesso.”

La mando nel Centro.

M: “Bellissimo anche qui”

Suonano in questo momento le campane, lei le sente e dice: “Le campane ora le ascolto Vittoria, Ora le sento.”

La invito ad andare nella fase finale: area Sud, (zona che rappresenta ed esprime il punto di stabilizzazione e memorizzazione energetica)

M: “Purificazione totale -sta con le braccia aperte- una purificazione anche interna, una trasformazione profonda anche fisica e non solo spirituale apertura totale alla luce

Passo l’incenso sul chakra della corona e le chiedo: “Come va con questo movimento?”; M. e’in estasi

Lucia: “Sei pronta per nascere alla vita?”

M: “Si, sono pronta per nascere alla vita, ora lo faccio ripetere alla pancia

Lucia: “Torna al centro

M: “Al centro è come se si attivasse un triangolo equilatero come una montagna” e sorride.

L: “Sei pronta, vai ad EST e nasci

M. allarga le braccia, e si sposta verso est: “E’ bellissimo qui perché sento di spostarmi verso il cielo, ma c’è anche la vita che mi tiene salda e massaggia le spalle.

Le faccio dire, rivolta al figlio che era lì da sempre: “Adesso F. andiamo a vivere protetti.”

Chiedo a C di sostenerla

C: “No, non è stato faticoso”.