I 7 raggi, Origine Natura e Funzione

I 7 raggi, Origine, Natura e Funzione

Quando si parla dei 7 raggi ci si riferisce ad un modello complesso e “Formalmente” organizzato di un flusso di Informazioni Esecutive in movimento, da una Sorgente verso una destinazione. Si tratta, sostanzialmente, di 7 Funzioni energetiche, ma, essendo dotate di un’alto grado di “coscienza”, si possono definire dei veri e propri Operatori Esecutivi Energetici.

Perché sono chiamati Raggi? Il nome è intimamente connesso alla loro Fonte di emissione e al loro Vettore di movimento. La Fonte di emissione è l’UNO che dalla sua Dimensione Trascendentale, nella fase espansiva-irradiante, si irraggia verso gli infiniti mondi e le molteplici dimensioni e creature, affidando ai raggi i suoi ORDINI ESECUTIVI. Il Loro vettore ha origine al centro dell’Uno che ne rappresenta anche il punto di riassorbimento, al termine della fase contrattiva-assorbente.

PER LA TRADIZIONE la sorgente Primordiale si situa “Altrove”, nell’EMPIREO (*Secondo la teologia cattolica medievale, il Cielo Empireo era il più alto dei cieli, luogo della presenza fisica di Dio, dove risiedevano gli angeli e le anime accolte in Paradiso). Fig 1

Dalla sorgente empirea Le Entità Raggistiche attraversano le altre sfere incontrando in sequenza:

  • Le stelle fisse (*)
  • Il sistema solare: Sole ed i 7 pianeti conosciuti dagli antichi.
  • La Terra

(*) Le stelle venivano denominate Fisse dagli antichi per distinguerle dai pianeti,apparentemente assai più veloci. Anche il Sole era considerato in moto rispetto ad esse. In realtà anche le stelle fisse si muovono a causa della precessione degli equinozi, anche se solamente alla velocità di 1 minuto di arco all’anno. Occorrono quindi ben 72 anni perchè una stella si muova di 1 grado. Le stelle si trovano tutte al di fuori della cintura dello zodiaco tropicale dei segni, nelle costellazioni. È interessante scoprire le valenze profondamente filosofiche che le stelle fisse ci possono raccontare. E quelle delle Pleiadi sembrano essere molto importanti, vediamo perché.

Nella costellazione del Toro é osservabile un gruppo di stelle chiamate Pleiadi, esse sono facilmente riconoscibile, a occhio nudo ne possiamo contare circa 5 o 6 ma, in realtà sono più di 12. Negli antichi e limpidissimi cieli, i nostri avi ne contarono solo 7 ed erano considerate le sette ninfe, figlie di Atlante e di Pleione, figlia di Oceano. Atlante era colui che collegava il cielo e la terra, il quaggiù e il lassù. Il numero 7 indica i sette pianeti che astrologicamente collegano il mondo celeste al mondo umano (e, si sa, il collegamento tra il divino e il terreno non è mai facile). Le sette ninfe sono oggetto di desiderio da parte di Orione (l’uomo), ecco la volontà degli uomini di voler essere padroni e artefici del loro destino, di voler cioè controllare il destino allontanandosi così dal disegno divino.

Le Pleiadi rappresentano dunque ciò che separa l’uomo da Dio, la nebulosa che ci impedisce di vedere la realtà e che necessita di grande attenzione.

I 7 Operatori Esecutivi, per poter “interagire” con “elementi” delle dimensioni più dense, devono sintonizzarsi con la Caratteristica Vibratoria della dimensione specifica, e per far si che ciò avvenga, perché questa è la Volontà Dinamica dell’Uno, durante il percorso di Irraggiamento, subiscono processi di “Densificazione”; un vero è proprio Abbassamento di Ordini, progressivo ma Armonico, fino a subire l’ Assorbimento da parte della Struttura Materiale e alla loro “Cristallizzazione-coagulazione” nella Materia stessa. Nella fase di contrazione gli ordini dovranno poi sottoporsi ad un processo contrario di “Innalzamento” per poter garantire il ritorno all’Uno.

Nei grassetti possiamo ritrovare la Funzione di Ogni singolo raggio, osservarne la loro natura Complementare ed intuirne uno schema spaziale.

  • Volontà del Movimento: Operatore di 1° Raggio
  • Irraggiamento: Operatore di 2° Raggio
  • Densificazione: operatore di 5° Raggio
  • Armonizzazione: Operatore di 4° Raggio
  • Assorbimento: Operatore di 6° Raggio
  • Cristallizzazione-Coagulazione: Operatore di 7° Raggio
  • Innalzamento-Solvenza: Operatore di 3° Raggio

Dall’elenco possiamo evincere delle vere e proprie coppie di Raggi complementari:

  • R1/R7
  • R2/R6
  • R3/R5
  • R4 rimane da solo, equidistante; a rappresentare equilibrio ed armonia tra le forze opposte.

COLLOCAZIONE SPAZIALE

Se il percorso dei raggi ha nella prima fase un vettore di spostamento direzione: Alto-Basso, possiamo ipotizzare la collocazione spaziale dei singoli raggi:

  • R1, R2, R3 in alto
  • R7, R6, R5 in basso
  • R4: Al centro

Volendo utilizzare un modello simmetrico e regolare possiamo scegliere l’esagono visto che sono 6 i raggi “periferici”.
Poiché R1 è la fonte e l’R7 la destinazione finale, essi rappresentano l’Asse verticale di Densificazione. Le altre 2 coppie si dovranno “accontentare” delle due diagonali. Fig 2

Abbiamo appreso che il concetto di Raggio è il retaggio di un’antica sapienza che, con il linguaggio dell’epoca, descriveva sostanzialmente il Concetto di Legge Universale e Legge di Natura. La forza di Gravità, Il principio di Indeterminazione di Heisemberg; il Principio di Conservazione dell’energia, sono solo alcune delle Leggi universali individuate dall’uomo; leggi che dettano le regole del gioco della Materia/Energia in QUESTO Universo.

Rappresentano dei vincoli di Programmazione Divina!!!

Non potendo entrare nella “stanza dei bottoni”, noi conosciamo e riconosciamo in esse i nostri limiti ma anche importanti possibilità di utilizzo. I raggi sono dei “Software Esecutivi” che gestiscono il comportamento energetico dell’universo; Cercando di fare degli esempi:

  1. La Forza di gravità è una forza di 5° raggio
  2. Il passaggio di stato: da solido-liquido-gassoso è un 3° raggio; il processo inverso è un 5° raggio.
  3. Il passaggio di un elettrone da un’orbita a quella superiore con l’emissione fotonica è sia di 3° Raggio (innalzamento del livello energetico ) che di 2° Raggio (emissione di energia sottoforma di fotoni, particelle/onde di luce)
  4. Un Buco Nero è essenzialmente un’entità di 6° Raggio, in quanto è nella sua natura l’assorbire energia.
  5. Viceversa un Buco Bianco è un’entità di 2° Raggio
  6. La luce, l’accelerazione lineare sono realtà di 1°Raggio
  7. La solidificazione di un metallo, la cristallizzazione dell’acqua, sono eventi di 7° Raggio.
  8. Il principio di conservazione di moto e di energia sono essenzialmente di 4° raggio perché rappresentano la Tendenza all’Equilibrio.

Visto la loro possente capacità di interferire con le dinamiche energetiche vediamo come si collocano i “recettori” energetici per le informazioni veicolate dai 7 raggi all’interno dello Spazio Sacro Tradizionale: una griglia o scacchiera composta da 9×9 caselle a rappresentare 81 aree energeticamente differenziate e qualificate. FIG 3

Inserita la visione “Formale geometrica” dello schema raggistico, un’altra chiave interpretativa potrebbe essere quella di paragonarli a degli Algoritmi energetici contenenti degli Operatori Esecutivi di Funzione energetica “E”, alla stregua degli operatori matematici e informatici in linguaggio “basic”.

  • R3= En
  • R5= Radicen di E
  • R1: E-Go
  • R7: E-Stop
  • R2: E-Out
  • R6: E-In

Questo modello è di fondamentale importanza quando si deve parlare del comportamento di un ELEMENTO “X” conseguente ad un’ attivazione raggistica di tipo R2/R6.

Es:

Se invio un Ordine Esecutivo di 2° raggio ad un Oggetto, tale oggetto comincerà ad emettere energia.

Se l’Ordine Esecutivo è di 6° Raggio comincerà ad assorbirla.

Ma, secondo il principio di conservazione dell’energia, poiché l’energia non può né essere creata né distrutta ma solo trasformata (in questo caso “spostata”) nel momento che un oggetto Emette Energia (R2), in realtà l’oggetto sta assorbendo (Funzione R6) energia dall’ambiente e ce la sta inviando! Questo concetto è di capitale importanza per decifrare il comportamento dello Spazio Sacro conseguente ad un Ordine Esecutivo R2/R6.
Quando parliamo di UN’ATTIVAZIONE DI 6°RAGGIO dello SS ciò comporta che l’Area Blu R6 dello Spazio Sacro comincia ad Assorbire sulla parte superiore; in realtà, come abbiamo già sottolineato in precedenza lo SS sta in realtà Emettendo energia eterica ambientale nella parte sottostante. FIG 4

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