Notre Dame e la Via della Virgo

Notre Dame e la Via della Virgo

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Si può decidere di conoscere il gotico e le sue cattedrali. Si può pensare il viaggio con l’obiettivo di capire le differenze fra una cattedrale gotica ed una dedicata alla Nostra Signora, Notre Dame (fig.1). Si può concepire il tour seguendo il pensiero dei costruttori, o meglio, di chi le ha progettate, partendo dal “come in cielo così in terra”, seguendo le linee di una geografia sacra:  in cielo, quella della costellazione della vergine, in parallelo in terra, quella disegnata dalle cattedrali di Notre Dame.

Così gli studiosi ritengono che abbiano fatto i costruttori, così sembra a giudicare dalle comparazioni  astronomiche di Charpentier (fig.2) e così ho fatto anche io.

La costellazione in passato ha avuto diverse dediche ma sempre coerenti:  Astarte, Ishtar, Cibele, Demetra, Iside, Atena, e come la Vergine si specchia nelle cattedrali, così ci appare rappresentata ribaltata la Virgo riflessa nel  cielo.

È iniziato un viaggio, un percorso dentro il percorso, ripercorrere le stesse vie per unire i “punti” geometrici, ripercorrere all’interno degli edifici sacri gli stessi “viaggi” per cui sono stati progettati.

Reims (fig.3), Amiens (fig.4), Rouen (fig.5), Evreux, Chartres (fig.6).

La prima impressione e’ che indubbiamente le Notre Dame appartengono alla stessa “costellazione” , la seconda è che così come in cielo le stelle brillano con definizione “marcando” lo spazio ed esaltandosi nel buio che le circonda, così le Notre Dame spiccano “sproporzionate” nel panorama del territorio francese. Sono oggi maestose e leggibili a chilometri  di distanza nonostante l’odierna edificazione cittadina, c’è da chiedersi quanto lo fossero ancor di più in un contesto urbanistico del XIII secolo,  più o meno come piramidi nel deserto.

La terza impressione: come le stelle della costellazione della Vergine sono differenti ed identificabili, così le Notre Dame pur avendo dei sostanziali punti in comune hanno caratteristiche energetiche diverse.

  • Tutte sorgono su ley Lines.
  • Tutte sono attraversate da correnti telluriche.
  • Tutte “sfruttano” l’energia acqua del sottosuolo.
  • Tutte seguono una identica “tecnologia d’architettura sottile”.
  • Tutte hanno nella loro caratteristica principale un equilibrio di flusso energetico cosmo tellurico.
  • Tutte hanno un obbiettivo: la “trasformazione” dell’uomo.
  • Tutte, e sembra scontata questa affermazione (ma non lo è per niente) sono “spazi sacri”.

Invece, si differenziano, per non avere lo stesso orientamento magnetico :

  • Reims a nord-est,
  • Amiens a sud-est,
  • Rouen a est,
  • Evreux a est,
  • Chartres a nord-est,

Non tutte sono state edificate su antichi e precedenti luoghi di culto.

Non tutte conservano (anche se in parte) la “tecnologia” con cui sono state pensate.

Cripte (fig.7) e labirinti (fig.8), fondamentali per il percorso sacro del tragitto di trasformazione dell’uomo sono andati “perduti”, eclissati, ignorati, chiusi, scalzati dal suolo, soppiantati dal fasto, a volte dall’ego del personaggio del momento, dall’ignoranza e dai “gusti” dei vari periodi storici seguenti.

Forse l’unica che ha retto ai “malanni del tempo”, che non nasconde le rughe nonostante i lifting , rimane la Notre Dame di Chartres (fig.9).

Il “rumore di fondo” che accompagna il luogo (fig.10) non riesce ad offuscare la forza della Grande Madre che si sprigiona (fig.11).  Ripercorrere la cripta (fig.12), passare accanto alla colonna radice del tempio (fig.13), “annusare” l’idea della camera dolmenica che all’epoca druida presenziava l’ipogeo, percepire la forza dell’acqua che fuoriesce dal “pozzo dei forti” (fig.14), è solo il preludio al percorso del labirinto (fig.15) prima tappa del tempio superiore. A questo punto si è nelle migliori condizioni per “ascoltare” ed affidarsi ai sensi canonici e non , pronti per un immersione profonda di colori,suoni,volumi e profondità …per poi  “saltare” in qualcosa che va oltre la materia (fig.16).

Un viaggio da consigliare…da ricordare, rammentare e rimembrare.

E come in tutte le costellazioni che si rispettano, se la vostra astronave ha ancora propulsione, può avere logica uscire dal tracciato e visitare altre realtà luminose coerenti come:

La cattedrale di Saint Pierre a Beauvais (fig.17),

La cattedrale di Saint Gervaise et Protais a Soissons,

L’abbazia di Saint Jean des Vignes a Soissons (fig.18),

La basilica di Saint Remi a Reims,

Lo splendido labirinto della basilica di Saint Quentin a Saint Quentin (fig.19),

L’abbazia di Saint Ouen a Rouen.

Buon Viaggio.

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Nasce a Roma nel marzo del 1965 e dopo studi di chimica, dal 1983 al 2010 ricopre ruoli di responsabilità tecnico commerciale in: Ottica Scientifica – Ottica Oftalmica – Strumentazione Astronomica – Strumentazione Scientifica di Controllo – Tecnologia di Design. La passione per l’archeologia e per i luoghi di energia prima, e lo studio e la ricerca poi, lo portano ad una formativa collaborazione con il CRESS (Centro Ricerche Energie e Sistemi Sottili) dal 2005 al 2012, svolgendo ruolo di responsabile commerciale e di docente per la Domoterapia e la TEV (Tecnica Energo Vibrazionale). Con un gruppo di ricercartori fonda la innovativa AEtere’s srl , realtà che si occupa di Biocompatibilità e Riarmonizzazione Ambientale, attraverso rilevamenti, progettazione e realizzazione di tecnologia. Oggi collabora con la Systems and Magic nella ricerca sottile della qualità del suono, con la VisionLab di Zurigo per l’analisi qualitativa sottile attraverso la cristallizzazione delle acque, e con la Ojas di Zurigo leader nell’informazione dei cristalli nel campo della Energetic Building Biology. Oggi è docente per i corsi di BRA (Biocompatibilità e Riarmonizzazione Ambientale) e di EBB (Energetic Building Biology). Conduce seminari e conferenze in EnergoArchelogia e Architettura Sacra.