Inquinamento atmosferico: il “nuovo tabacco” per i nostri polmoni

Inquinamento atmosferico: il “nuovo tabacco” per i nostri polmoni

Immagine: inquinamento da PM10 in Europa 2010

Informazioni e soluzioni

Mai, come in questo periodo, abbiamo compreso che l’inquinamento dell’aria dei nostri spazi di vita, ambientali, domestici e lavorativi sia un problema molto serio.

Le sostanze inquinanti, invisibili nell’aria mettono a rischio la salute dei nostri polmoni e non solo.

Secondo l’Environmental Protection Agency degli Stati Uniti, il nostro ambiente domestico potrebbe essere da 2 a 5 volte più inquinato dell’ambiente esterno.

Visto che ogni giorno veniamo mitragliati dai numeri nefasti legati al COVID19, mi trovo costretto a utilizzare la stessa strategia per far comprendere le proporzioni di questo inquinamento, che in America hanno definito “Il nuovo tabacco” e di come sia drammaticamente correlato a patologie polmonari e cardiorespiratorie.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all’anno e non esiste una concentrazione di polveri sottili che non sia pericolosa.

Secondo il rapporto “Air Quality 2014” dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, che ha raccolto e analizzato i dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio nei 33 paesi europei dal 2003 al 2012, è l’Italia il paese in Europa con il più alto numero di morti premature per inquinamento da ozono, con circa 3.400 vittime all’anno.

E siamo secondi per le polveri sottili, con oltre 64.000 morti, preceduti solo dalla Germania, terra di industria pesante, miniere di carbone, acciaierie e industrie chimiche.

Tutto questo, sottolinea l’agenzia europea, ha un impatto notevole sulla salute dell’uomo. Le persone più esposte all’inquinamento atmosferico sono anche quelle che alzano le percentuali di malattie cardiovascolari e polmonari. Ne stiamo osservando le drammatiche conferme in questo periodo di COVID19, anche se questo aspetto non viene adeguatamente sottolineato.

Così come, tra l’altro non si parla della possibilità che le polveri sottili possano essere caricate elettricamente e rese ancora più aggressive dalle varie forme di elettrosmog, dirty electricity, per non parlare di quello capillare, prodotto dalle altissime frequenze del 5G.

L’aria deve essere più che pulita, deve essere vitale ed energizzata, simile a quella che troviamo in natura in cima a una montagna, in una foresta vergine, vicino a una cascata o su una spiaggia. Per ottenere questo tipo di trattamento dell’aria è possibile avvalersi dell’ausilio di tecnologie di ionizzazione bipolare, che sono in grado di controllare che la quantità di ioni positivi e ioni negativi emessa sia simile a quella naturalmente presente in ambienti sani naturali.

L’Ojas EcoBionizer AER Swiss Pro Blue è un sistema di trattamento dell’aria a 4 fasi prodotto in Svizzera, progettato specificamente per l’ambiente moderno.

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